606 c.p.p., che elenca cinque gruppi di vizi che possono essere dedotti col ricorso. L'erronea qualificazione giuridica del fatto, che consente il ricorso per Cassazione a norma dell'art. L’affermazione difensiva secondo la quale il venire meno del reato di cui all’articolo 74, e quindi dell’attenuante dell’articolo 74, comma 7 TU Stup., avrebbe dovuto condurre al riconoscimento dell’attenuante di cui all’articolo 73, comma 7 e’ del tutto destituita di fondamento, trattandosi di fattispecie circostanziali aventi presupposti del tutto diversi. 4, Sentenza n. 32520 del 14/04/2016, Failla e altri, Rv. 12.10 Manifestamente infondato e’ infine l’ottavo motivo, posto che la pena e’ stata quantificata muovendo dal minimo edittale e apportando ad esso un aumento di un mese di reclusione ed Euro 1.000,00 di multa. Invero, va ribadito il principio secondo il quale in caso di contrasto tra dispositivo V, sentenza n. 2039 del 5 marzo 1997, Cassazione penale, Sez. 597, primo comma, c.p.p., per punto della decisione deve ritenersi quella statuizione della sentenza che può essere considerata in modo autonomo, non anche le argomentazioni esposte in motivazione, che riguardano il momento logico e non già quello decisionale del procedimento. Il ricorrente non considera che si tratta di valutazione non sovrapponibili perche’ assunte sulla base di materiali di ben diversa consistenza, alla luce di diverse regole di giudizio, per finalita’ non coincidenti. a], di detto articolo, un aumento della pena inflitta sol perché ritenga, indipendentemente da quelle che sono state le non accolte richieste del pubblico ministero, relative ad altri punti dell’impugnata sentenza, che sia necessario rimediare ad un errore in cui il giudice di primo grado sarebbe caduto. 2.2. avverso la sentenza del 19/04/2019 della CORTE APPELLO di TRENTO; 597 terzo e quarto comma e 627 c.p., in caso di proscioglimento dal reato oggetto di riesame, non può rideterminare la pena base per altro dei residui in misura superiore a quella già stabilita per il reato escluso. Il ricorso proposto dal (OMISSIS) e’ parzialmente fondato. Assunto che non trova eco nella giurisprudenza di questa Corte, secondo la quale la determinazione della pena e’ adeguatamente motivata gia’ con il richiamo agli indici previsti dall’articolo 133 c.p. <>>>/Type/Page>> Corte di Cassazione, II Sezione penale - massima a cura della Dott.ssa Maristella Giuliano. Segue alla inammissibilita’ del ricorso la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di duemila Euro alla Cassa delle Ammende. 624, 625 n. 2, cod . 2, Sentenza n. 6131 del 29/01/2016, Menna e altro, Rv. ai sensi dell’art. e vizio della motivazione in quanto l’omesso riconoscimento delle attentanti generiche e’ avvenuto nonostante l’esponente sia soggetto incensurato e abbia reso collaborazione. 3, Sentenza n. 9559 del 10/01/2013, Jendoubi, Rv. 2. 7 0 obj endobj Gia’ si e’ rammentato che sinanche il capo di imputazione connette l’impossessamento del telefono alla condotta intimidatrice sommessa nei confronti del (OMISSIS). La Cassazione, nell’enunciare il principio di cui in massima, ha chiarito che il raffronto fra decisioni, ai fini della valutazione della dedotta violazione, va fatto tra la sentenza emessa in sede di rinvio, impugnata con il ricorso, e la sentenza di primo grado, escludendo — nella fattispecie — la violazione del principio del divieto di reformatio in pejus, non essendo stato riconosciuto da quest’ultima sentenza il beneficio della non menzione]. D’altronde il reato di appropriazione indebita presuppone che del bene in questione si abbia lecitamente il possesso; premessa in fatto che neppure l’esponente assume essersi verificata nel caso di specie. operare, ai sensi del comma 2, lett. Contenuto trovato all'interno â Pagina 2444) DERUBRICAZIONE DEL REATO DI CUI ALL'ART. ... Per tutti i sopra esposti motivi, si chiede, alla Corte d'Appello adita, - di riformare la sentenza impugnata e assolvere Tizio dai capi d'imputazione lui ascritti, non sussistendo i ... proc. Con un primo motivo ha lamentato la violazione della legge ed il vizio di motivazione in relazione all’affermato coinvolgimento del ricorrente nell’attivita’ illecita da altri perpetrata. 256 d.lgs n.152/2006 . La motivazione resa dalla Corte distrettuale per escludere il riconoscimento dell’ipotesi di cui all’articolo 73, comma 5 TU Stup. Non viola il divieto di “reformatio in peius” l’applicazione da parte del giudice d’appello di una pena pecuniaria di specie diversa e meno grave, pur se quantificata in misura superiore rispetto alla pena originaria, in quanto il divieto di “reformatio in peius” concerne l’irrogazione di una “pena più grave per specie o quantità”, laddove l’uso della congiunzione avversativa “o” implica che l’indice di gravità della “quantità” vada riferito alle pene della stessa specie e non alle categorie disomogenee di pene di specie diversa. IV, sentenza n. 12363 del 17 marzo 2014, Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7911 del 21 agosto 1993, Cassazione penale, Sez. Di Ermelinda Biesuz. associativo, tuttavia, previa riqualificazione del reato e concesse le attenuanti generiche ritenute prevalenti sulla contestata aggravante di cui al comma 4 dell'art. Contenuto trovato all'interno â Pagina 231segnata da una riqualificazione del fatto, l'appello del pubblico ministero non deve essere necessariamente limitato al ripristino dell'originaria, piu` grave, ipotesi contestata, essendo ammissibili motivi subordinati al mancato ... Il secondo motivo e’ aspecifico, perche’ non si confronta con la motivazione impugnata. Si lamenta l’omesso riconoscimento delle attentanti generiche laddove esse sono state riconosciute. proc., si era concluso per la condanna dell'imputato ritenendo il suo contributo, seppur occasionale e 7, n. 11210 del 20/10/2017 – dep. 216 co. 1 n. 2) e la differenza sul piano della colpevolezza con il meno afflittivo reato di bancarotta semplice . att. udito il difensore; 255096). 29/01/2013, Pg in proc. In subordine si sollecita la posizione di questione di costituzionalita’ dell’articolo 521 c.p.p. Deve escludersi pertanto — nel caso di appello proposto [anche o solo] dal P.M. — che l’iniziativa dell’organo di accusa ponga limiti al contenuto della pronuncia del giudice di secondo grado, il quale, invece, è legittimato a rivalutare tutte le risultanze processuali e a considerare sotto diverso aspetto anche i punti della sentenza di primo grado non oggetto di specifica censura. Onere nella specie soddisfatto dalla Corte di appello. E’ presente l’avvocato (OMISSIS), del foro di TRENTO in sostituzione dell’avvocato (OMISSIS) del foro di TRENTO (delega orale) in difesa di (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS) che, riportandosi ai motivi dei ricorsi, insiste per l’accoglimento. Contenuto trovato all'interno â Pagina 628E stato simmetricamente sostenuto che «la riqualificazione del fatto nel giudizio di appello, con conseguente riconducibilità del reato nelle attribuzioni del tribunale in composizione collegiale e nel novero di quelli per i quali è ... Lo e’ in particolare il primo. Il giudice di appello, nel condannare a seguito di impugnazione del pubblico ministero un imputato già assolto in primo grado, non è tenuto a motivare in ordine alla mancata concessione del beneficio della non menzione della condanna qualora, manchi una specifica istanza dell’interessato: invero un suddetto obbligo, a fronte di omesso esercizio di un potere discrezionale, sussiste solo in relazione a quanto dedotto e richiesto in sede di discussione. Con un secondo motivo si censura che non sia stata ritenuta l’ipotesi di cui all’articolo 73, comma 5 TU Stup. il giudice dell’impugnazione che apporta per uno dei fatti unificati dall’identità del disegno criminoso un aumento maggiore rispetto a quello ritenuto dal primo giudice, pur non irrogando una pena complessivamente maggiore. II, sentenza n. 27460 del 24 giugno 2014, Cassazione penale, Sez. Il ricorso di (OMISSIS) e’ infondato. V, sentenza n. 14991 del 18 aprile 2012, Cassazione penale, Sez. Il potere riconosciuto al giudice di appello dall’art. Questa categoria include solo i cookie che garantiscono funzionalità di base e caratteristiche di sicurezza del sito. Il divieto di infliggere una pena più grave, di cui all’art. Nel caso di specie, peraltro, si fa riferimento comparativo ad una pena che e’ stata ridotta per il rito prescelto; e la pena inflitta al ricorrente e’ pari al minimo edittale. (OMISSIS). 596, secondo comma, c.p.p.). 2. 15.2. 135 c.p. Entrambi i motivi articolari dall’esponente si concretano in affermazioni di circostanze differenti da quelle ritenute accertate dai giudici di merito. Hai la possibilità di disattivare questi cookie, ma la disattivazione di alcuni di questi cookie potrebbe influire sulla tua esperienza di navigazione. I, sentenza n. 2390 del 12 marzo 1997, Cassazione penale, Sez. In ogni caso non risultano i presupposti della recidiva. Orbene, ad avviso di questa Corte la tesi sostenuta nella sentenza Assinnata e’ in conflitto con quanto sostenuto dalla sentenza n. 43239/2016; quest’ultima e’ da preferire, almeno nei casi in cui i reati in parola siano parificati dall’avere la medesima cornice edittale. In particolare, facendo applicazione del principio posta dalla sentenza n. 43239/2016, si sarebbe dovuto evidenziare il coincidente corredo sanzionatorio e quindi dare conto delle ragioni per le quali un reato e’ in concreto piu’ grave dell’altro. Il primo e’ costituito da censure non consentite con il ricorso per cassazione. 597, comma quinto, c.p.p., di applicare, anche d’ufficio, i benefici di cui agli artt. (OMISSIS) ha proposto ricorso, a mezzo dell’avv. Tuttavia e’ principio consolidato, gia’ riportato anche in questa sede, che il difetto di motivazione, quale causa di nullita’ della sentenza, non puo’ essere ravvisato sulla base di una critica frammentaria dei singoli punti di essa, costituendo la pronuncia un tutto coerente ed organico, per cui, ai fini del controllo critico sulla sussistenza di una valida motivazione, ogni punto di essa va posto in relazione agli altri, potendo la ragione di una determinata statuizione anche risultare da altri punti della sentenza ai quali sia stato fatto richiamo, sia pure implicito (Sez. Peraltro, per l’applicazione dell’attenuante in parola, il giudice e’ tenuto ad accertare l’utilita’ e la proficuita’ delle dichiarazioni collaborative rese dall’imputato, con una valutazione che non e’ suscettibile di censura in Cassazione, ove supportata da motivazione logica ed esaustiva (Sez. era stato condannato per il reato di ricettazione di una betoniera di proprietà di C. P., cosi Non viola il divieto di “reformatio in peius” la sentenza del giudice d’appello che, riqualificando il fatto in ipotesi meno grave, impedisca all’imputato di beneficiare della sospensione dell’ordine di esecuzione ex art.656, comma quinto, cod. La Corte di appello ha rigettato la richiesta di riconoscimento dell’attenuante di cui all’articolo 73, comma 7 TU Stup., sostenendosi che non fosse stata fornita la prova della collaborazione resa dal ricorrente; che anzi emergeva che egli era stato reticente nel chiarire il proprio coinvolgimento dell’aggressione dell’ (OMISSIS) e sui rapporti con l'(OMISSIS) e l’ (OMISSIS). …difetto di condizioni di procedibilita' (artt. Contenuto trovato all'interno â Pagina 503L'illogicità della motivazione , come vizio denunciabile , deve essere evidente cioè di spessore tale da risultare ... della sentenz del tribunale e riproduzione effettuata dalla corte d'appello ) ri guarda il reato di cui agli art . 150 c.p. 74 l. Stup. La pena e’ stata individuata in 4 anni e 20 giorni di reclusione ed Euro 18.000 di multa, all’esito delle diverse operazioni di computo. Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 6 febbraio 2020, n. 5078 Massima estrapolata: Risponde del reato di furto aggravato dalla circostanza di cui all'art. ]. (OMISSIS); esso consta di due motivi. 1. Con un terzo motivo ha lamentato la mancanza di motivazione in merito al diniego di riconoscimento delle attenuanti generiche quali prevalenti sulle concorrenti aggravanti. Contenuto trovato all'interno â Pagina 216Appare quindi utile confrontarsi con la discussione dei motivi d'appello ai numeri 5, 7 e 16, relativi proprio al ... per un reato di cui non era stato accusato, dall'altro affermava che tale presunta 'riqualificazione' del crimine ... Si sostiene, invero, che la dichiarazione del dichiarante sarebbe per piu’ ragioni non credibile. 11. La censura e’ di merito. n. 14140/2018. 642 c.p., reato derubricato in appello in quello di truffa, ha affermato che il principio che il giudice di […] Tali cookie non memorizzano alcuna informazione personale. (OMISSIS), nato il (OMISSIS); Contenuto trovato all'interno â Pagina 256Svolgimento del processo e motivi della decisione La Corte d'appello di Venezia, con sentenza 9/4/2002, confermava quella in data 27/1/1998 del Pretore di Padova, che aveva dichiarato G.G. colpevole dei reati di cui all'art. 570/1-2 n. (OMISSIS), nato a (OMISSIS); Non risponde al vero che la corte distrettuale abbia omesso di indicare le risultanze probatorie a base dell’affermazione di responsabilita’ del (OMISSIS) e, soprattutto, la contestazione che muove il ricorrente e’ del tutto generica. 3, sent. Segue al rigetto del ricorso la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali. 14. In tema d’estradizione per l’estero, non è ostativa ad una pronuncia favorevole della corte d’appello la sentenza, per la cui esecuzione è stata domandata l’estradizione, che violi il divieto della “reformatio in peius”, non possedendo tale principio valore fondamentale o di rango costituzionale nell’ordinamento giuridico italiano. 56-519 c.p. Ne deriva che, in ordine alla parte della sentenza suscettibile di autonoma valutazione che riguarda una specifica questione decisa in primo grado, il giudice dell’impugnazione può pervenire allo stesso risultato cui è pervenuto il primo giudice anche sulla base di considerazioni e argomenti diversi da quelli considerati dal primo giudice o alla luce di dati di fatto non valutati in primo grado, senza, con ciò, violare il principio dell’effetto parzialmente devolutivo dell’impugnazione. 275319 – 01). 163 ], la non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale [c.p. 2, f. 10. (OMISSIS), nato il (OMISSIS); 13 maggio 1991 n. 152]. 73 comma 5 d.P.R. caso Drassich c . Il secondo motivo e’ manifestamente infondato. lW�&�2�wm����P��^�� a�-���2;1���. Diversamente da quanto e’ previsto per l’applicazione della disciplina della continuazione in sede esecutiva, il giudizio in sede di cognizione non e’ guidato da un’espressa previsione di legge. … qualificazione giuridica del reato sub c) ed al conseguente trattamento sanzionatorio; sentito il difensore Avv. e’ sufficiente osservare che il solo fatto che venga inflitta una pena diversa da quella determinata per un correo non indizia la motivazione di illogicita’ manifesta, stante la diversita’ del concreto proporsi degli indici di cui all’articolo 133 c.p. Il motivo e' inammissibile. 86 del D.P.R. Con il terzo motivo si lamenta il mancato riconoscimento dell’attenuante di cui all’articolo 62 c.p., n. 2 sotto il profilo della violazione della legge penale e del vizio di motivazione. V, sentenza n. 31099 del 9 agosto 2001, Cassazione penale, Sez. Cio’ vale sempre che non vi sia stata una specifica richiesta della parte, con indicazione di circostanze di fatto tali da legittimare la richiesta di (diverso) bilanciamento di circostanze eterogenee (Sez. 12.6. 597. Il divieto della reformatio in peius riguarda il dispositivo della sentenza di appello e non si riferisce anche alla motivazione, potendo il giudice di secondo grado fornire una spiegazione logico-giuridica diversa da quella prospettata dal pubblico ministero nei motivi di appello. non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, Cassazione penale, Sez. U -, Sentenza n. 51063 del 27/09/2018, Murolo, Rv. A cio’ la Corte di appello ha fatto seguire la puntuale analisi di quanto si deduce da talune conversazioni telefoniche captate, valevoli come paradigma del piu’ complessivo materiale acquisito mediante le intercettazioni, evidenziando che in alcune si faceva parola di cifre che indicavano come oggetto delle trattative illecite 400 grammi di stupefacente ed un prezzo di 4.500 Euro oppure 200 grammi di droga di buona qualita’ e 200 di piu’ scadente qualita’; in altre ci si riferiva a partite di droga; in altre ancora a notevoli esposizioni debitorie dei fratelli (OMISSIS), incompatibili con un’attivita’ di piccolo spaccio. 597 cod. 2, Sentenza n. 25915 del 02/03/2018, Bul, Rv. Una rapida interazione con gli avvocati del nostro team senza costi. endobj 267949). Il ricorrente deduce, con il primo motivo, violazione di legge e vizio di motivazione in merito al rigetto, da parte della Corte d'appello, dell'istanza difensiva volta ad ottenere l'esame di To.Ma. 597 c.p.p., secondo il quale l’appello attribuisce al giudice di secondo grado la cognizione del procedimento limitatamente ai punti della decisione ai quali si riferiscono i motivi proposti. [In motivazione, la Corte ha precisato che diversamente accade in relazione alla disciplina della misura del ricovero in casa di cura o di custodia, per la quale non è possibile una successiva modifica peggiorativa delle condizioni applicative in appello, non essendo prevista l’individuazione di modalità esecutive]. Nel caso di specie la motivazione della Corte di appello esibisce l’identificazione dei predetti indici, che ritiene accertati con motivazione immune da vizi. pen., per punto della decisione deve ritenersi quella statuizione della sentenza che può essere considerata in modo autonomo, non anche le argomentazioni esposte in motivazione, che riguardano il momento logico e non già quello decisionale del procedimento. Allorquando venga in considerazione la motivazione del giudizio di bilanciamento di circostanze eterogenee, l’insegnamento e’ pertanto quello dell’insussistenza di un vizio di motivazione ove il giudice di appello, nel formulare il giudizio di comparazione, dimostri di avere considerato e sottoposto a disamina gli elementi enunciati nella norma dell’articolo 133 c.p. (Sez. Isola A/3 – Scala B – 4° Piano int. e D (art. Con il sesto motivo ci si duole della mancata riqualificazione dei fatti alla stregua dell’articolo 73, comma 5 TU Stup. [Fattispecie in cui la Corte di appello riqualificava il reato più grave contestato ex art. 597, comma primo, cod. Il che richiedeva il riconoscimento delle attenuanti generiche, ma poste in giudizio di equivalenza con le ritenute aggravanti. Il giudizio della Corte di appello e’ stato fondato su quanto ritenuto emergente dalle conversazioni captate, che il ricorrente arbitrariamente marginalizza sostenendo che era stata denunciata la “mancanza di elementi concreti diversi da quelli desumibili dall’interpretazione delle conversazioni telefoniche”. Va ritenuto ammissibile il ricorso per cassazione nel quale si deduca, anche con… Detti cookie sono definiti come cookie non necessari. Pur essendo stata segnalata la mancanza di elementi concreti diversi da quelli desumibili dalle conversazioni telefoniche, la corte di appello si e’ limitata a mere deduzioni, si’ da redigere una motivazione apparente. 3, Sentenza n. 6722 del 21/11/2017, dep. Sul piano sostanziale, si e’ gia’ rilevata l’autonomia dei giudizi che attengono al riconoscimento dell’attenuante di cui all’articolo 73, comma 7 TU Stup. La doglianza che attiene al mancato riconoscimento delle attenuanti generiche e’ pur essa non consentita, perche’ con l’atto di appello il punto non era stato devoluto alla Corte di appello. I, sentenza n. 48569 del 23 ottobre 2017, Cassazione penale, Sez. 14. Con riguardo all’ipotesi similare in cui il giudice di appello abbia escluso una circostanza aggravante o riconosciuto un’ulteriore circostanza attenuante in accoglimento dei motivi proposti dall’imputato, si e’ affermato che egli puo’, senza incorrere nel divieto di “reformatio in peius”, confermare la pena applicata in primo grado, ribadendo il giudizio di equivalenza tra le circostanze, purche’ questo sia accompagnato da adeguata motivazione (Sez. 255096). In forza dell’art. 267949). Ulteriore violazione di legge viene lamentata in relazione al mancato riconoscimento dell’attenuante di cui all’articolo 62 c.p., n. 5, ricorrendo nella specie il concorso della persona offesa. E l'ex presidente della Valle d'Aosta Augusto Rollandin ha incassato la prescrizione. Riconosceva l’attenuante di cui all’articolo 74, comma 7 TU Stup., in particolare, per quel che qui rileva, ad (OMISSIS), al (OMISSIS), al (OMISSIS), al (OMISSIS) e al (OMISSIS); riteneva gli imputati responsabili anche dei reati fine rispettivamente contestati. Si rinviene poi una completa omissione in ordine al riconoscimento dell’attenuante di cui all’articolo 114 c.p. Con il ricorso si formula al riguardo unicamente affermazioni oppositive. Contenuto trovato all'interno â Pagina 1522La libertà del giudice nell'accertamento della verità si svolge , invero , nell'osservanza delle regole del processo ... Ora , nel caso in esame , nei motivi di appello , a sostegno dell'alibi presentato dall'imputato ed adombrando una ... e il vizio della motivazione, poiche’ e’ stata inflitta una pena non coincidente con il minimo edittale senza esplicarne le ragioni. In tema di reato continuato, il giudizio di bilanciamento ex art. VI, sentenza n. 5505 del 29 aprile 1999, Cassazione penale, Sez. Il quinto motivo e’ del tutto coincidente con quello proposto dal (OMISSIS). La fattispecie concreta riguardava la derubricazione del reato, ad opera del Giudice di appello, dalla fattispecie di associazione di tipo mafioso in quella di favoreggiamento aggravato; tale ultima qualificazione giuridica, in precedenza, era stata prospettata dal p.m. nel ricorso per Cassazione proposto avverso la decisione del Tribunale del riesame che aveva annullato la misura cautelare . (OMISSIS), nato il (OMISSIS); Non costituisce violazione del divieto di “reformatio in peius” il fatto che il giudice di appello, sul gravame del solo imputato, nel riderminare la pena, a seguito della nuova disciplina in tema di stupefacenti introdotta dalla L. n. 49 del 2006, applichi una pena complessiva meno grave di quella precedentemente comminata, calcolando la percentuale di riduzione delle attenuanti in misura inferiore di quella riconosciuta dal giudice di primo grado. In conclusione il ricorso va rigettato ed il ricorrente va condannato al pagamento delle spese processuali. Nel diverso procedimento celebrato a carico dell’Indotta si e’ ritenuta l’ipotesi lieve. Il primo delitto sarebbe consistito nel sequestro della persona del (OMISSIS) commessa allo scopo di ottenere il pagamento di una somma. 27.2 cost. e ss.) Il giudice di appello non ha il potere di applicare d’ufficio le sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi se nell’atto di appello non risulta formulata alcuna specifica e motivata richiesta con riguardo a tale punto della decisione, dal momento che l’ambito di tale potere è circoscritto alle ipotesi tassativamente indicate dall’art. Si segnala ai lettori del blog la sentenza numero 15484.2021, resa dalla V Sezione penale della Corte di Cassazione che, pronunciatasi su un caso di bancarotta fraudolenta documentale, chiarisce la diversità della condotta materiale tra quelle alternative previste dall'art. [ Mass. 163 e 175 c.p. 10. 9.1. Contenuto trovato all'internoLa Corte d'appello di Milano ha giudicato conforme ai doveri d'ufficio l'atto ritenuto oggetto di mercimonio: ... il fatto che la riqualificazione della condotta dell'intraneus non è a âsenso unicoâ: in un caso di grande attualità (è il ... Il giudice di appello, dopo aver escluso una circostanza aggravante o riconosciuto un’ulteriore circostanza attenuante in accoglimento dei motivi proposti dall’imputato, può, senza incorrere nel divieto di “reformatio in peius”, confermare la pena applicata in primo grado, ribadendo il giudizio di equivalenza tra le circostanze, purchè questo sia accompagnato da adeguata motivazione. 6, n. 49820 del 05/12/2013, Billizzi, Rv. 276831 – 01). (OMISSIS), nato a (OMISSIS); Le disposizioni di cui all’art. pen., in relazione ad una determinata configurazione del reato e delle sue circostanze, mentre il secondo riguarda una circostanza aggravante soggettiva [Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto manifestamente infondato il motivo di ricorso con cui si censurava l’omessa motivazione in ordine alla mancata esclusione della recidiva da parte del giudice di appello, investito della sola cognizione relativa al riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche ed alla conseguente riduzione del trattamento sanzionatorio]. proc. (OMISSIS), nato a (OMISSIS); III, sentenza n. 27495 del 18 giugno 2004, Cassazione penale, Sez. È illegittima la decisione con cui il giudice di appello – in assenza di impugnazione del pubblico ministero e della parte civile, e di richiesta di quest’ultima nel corso del giudizio – aumenti l’importo della somma a titolo di provvisionale, disposta con la condanna in primo grado, in quanto il divieto di “reformatio in peius” concerne non solo le statuizioni penali ma anche quelle civili della sentenza. pen.]. Con sentenza del 31/10/2011, la Corte di Appello di Cagliari confermava la pronuncia resa dal Tribunale di Lanusei in data 04/11/2010 con la quale M.A. 15. (OMISSIS). V - Sent. Invero, e’ indubbio che la somma che il (OMISSIS) pretendeva dal (OMISSIS) rappresentava il valore della sostanza stupefacente che il primo aveva affidato al secondo e che a questi era stato sottratto.
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